I am a shy, extroverted woman who wants to experience this world of sex and learn new things, show me that you can make me enjoy this.
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。・゚♡゚・。 ¡Ciao sono Yenny! Benvenuti nel mio mondo.。・゚♡゚・。
Viaggiare è una delle mie passioni più profonde. Ogni viaggio è un'opportunità per esplorare, scoprire e imparare, alimentando la mia curiosità e arricchendomi in modi che poche altre esperienze possono eguagliare. Ecco perché amo viaggiare. Il piacere della scoperta Per me, il piacere della scoperta è una delle ragioni più potenti per viaggiare. Ogni nuova destinazione è come una scatola di sorprese che aspetta di essere aperta. Dalle strade acciottolate di una città antica ai paesaggi naturali più imponenti, il mondo è pieno di meraviglie che suscitano la mia curiosità. Esplorare l'ignoto mi porta in luoghi dove posso imparare nuove culture, lingue, costumi e modi di vivere. Ogni viaggio è un'opportunità per espandere i miei orizzonti e comprendere meglio il mondo che mi circonda.
Le conversazioni con i locali e gli altri viaggiatori mi offrono prospettive nuove e diverse, aiutandomi a vedere il mondo da più angolazioni. Questa connessione umana è un costante promemoria della diversità e della ricchezza dell’esperienza umana, rafforzando la mia empatia e comprensione per gli altri.. I viaggi sono anche una fonte inesauribile di crescita personale. Affrontare situazioni sconosciute e talvolta impegnative mi aiuta a sviluppare capacità come l'adattabilità, la risoluzione dei problemi e la pazienza. Ogni viaggio mi insegna qualcosa di nuovo su me stesso e sulle mie capacità.
Mi piace l'arte perché è una forma di comunicazione e di espressione universale che trascende le barriere della lingua, della cultura e del tempo. L'arte ha la capacità unica di toccare le nostre emozioni più profonde, di provocare riflessioni e di ispirare cambiamenti. Attraverso l'arte, posso connettermi con persone di epoche e luoghi diversi, capire le loro prospettive ed esperienze e trovare un senso di comunità e umanità condivisa. Una delle ragioni più potenti per cui amo l'arte è la sua capacità di esprimere l'inesprimibile.
Ci sono emozioni ed esperienze nella vita che sono difficili da mettere a parole, ma l'arte può catturarle e comunicarle in modi che vanno oltre i limiti del linguaggio. Che si tratti di un dipinto, una scultura, un pezzo di musica o un film, l'arte ha il potere di trasmettere sentimenti complessi e sfumature emotive in modo immediato e viscerale. L'arte è anche una fonte inesauribile di ispirazione e creatività. Quando mi trovo di fronte a un'opera d'arte, spesso mi trovo meravigliato dall'immaginazione e dall'abilità dell'artista. Mi ispira a pensare in modi nuovi, esplorare idee e sperimentare le mie forme di espressione.
La connessione umana è una delle esperienze più profonde ed essenziali che possiamo avere come esseri umani. In un mondo sempre più digitalizzato e accelerato, mantenere e coltivare queste connessioni è diventato più cruciale che mai. Parlare della connessione umana è, in realtà, parlare di cosa significa essere vivi, di cosa significa essere pienamente umani.. Voglio parlarti dalla mia esperienza, perché alla fine della giornata, anche se siamo circondati dalla tecnologia, è l'interazione genuina con gli altri che ci definisce davvero e arricchisce le nostre vite. *Il bisogno innato di connessione* Da quando siamo nati, siamo esseri sociali. Come bambini, abbiamo bisogno del contatto fisico ed emotivo con i nostri caregivers per sopravvivere e prosperare. Ricordo quando ero bambino, la sensazione di sicurezza che mi dava l’abbraccio di mia madre, il modo in cui mi sentivo completamente protetto tra le sue braccia. Queste prime esperienze non sono solo piacevoli, ma vitali per il nostro sviluppo.
Non è solo il cibo che ci nutre, ma l'amore e l'attenzione degli altri. Mentre cresciamo, quel bisogno di connessione non scompare. si trasforma. Nell'adolescenza, iniziamo a cercare legami al di fuori della famiglia, con amici e compagni. Queste relazioni ci aiutano a definire chi siamo, ad esplorare la nostra identità. Penso alle lunghe conversazioni con i miei amici durante quel periodo, condividendo sogni, paure e risate.. Erano momenti in cui sentivo davvero che qualcuno mi capiva, che mi accompagnava nel mio cammino verso l’età adulta.. *Connessione in età adulta* Da adulto, la connessione umana assume nuove sfumature. La vita diventa più complicata, con responsabilità, lavoro e ricerca di uno scopo.
Vivere in Colombia a 21 anni è un'esperienza vibrante, piena di contrasti ed emozioni. Se c’è qualcosa che caratterizza il mio paese, è la ricchezza della sua diversità: dai suoi paesaggi alla sua gente, tutto in Colombia è un mix di colori, sapori, suoni e sensazioni che non lasciano indifferenti nessuno. Come giovane donna, trovare il mio posto in questo ambiente può essere sia una sfida che un'avventura costante. Ogni giorno ecco un invito ad esplorare e scoprire. Bogotà, la capitale, è la mia base, un luogo pieno di movimento, dove la vita non si ferma mai. Mi piace perdermi nelle sue strade piene di graffiti che raccontano storie di resistenza, amore e speranza. I caffè di Chapinero, il quartiere in cui di solito passo molto tempo, sono i miei rifugi preferiti. Mi piace sedermi con un buon caffè, magari un latte con latte di mandorle, e lavorare sui miei progetti o semplicemente guardare le persone passare.
¡Il mio culo! È come il sole al suo massimo splendore, irradiando calore e desiderio in ogni curva della mia pelle. È un monumento al piacere, un'opera d'arte che fa fermare tutti. I miei glutei sono come due diamanti grezzi, in attesa di essere scoperti e apprezzati da coloro che osano sfidare la norma. Quindi vai avanti, lasciati tentare e immergiti nel delizioso caos che solo il mio culo può offrire!
Sono la seduzione personificata in ogni angolo catturato dalla macchina fotografica, la delicatezza dei miei movimenti trasformati in arte visiva. In ogni posa, in ogni gesto, insinuo il fascino del proibito e la bellezza del misterioso, avvolgendo con un’aura di enigma che invita a scoprire di più.
Lasciami addormentare nel tuo petto, senti il tuo corpo caldo Fammi ascoltare il suono melodioso del tuo cuore, quel battito che si sincronizza con il mio e ci rende complici, amanti e amici, Stando lì mi sento pieno e sereno, Le tue braccia di uomo mi offrono protezione e abbracciano la mia sensibilità, riesco quasi a sentire come entrambe le melodie danzano intrecciate tra loro e il piacere sboccia
lì nel tuo petto, quella parte del tuo corpo, che per me è una parte del mondo, del mio mondo, una parte che mi appartiene e dove posso sparire e fuggire per pochi secondi, secondi di piacere intenso, sentirmi tuo e sentirti mio, sentire l'imminente connessione delle nostre anime, del nostro essere, dei nostri corpi. È magnifico.
Ieri è andato in biblioteca, ha bisogno di restituire dei libri che ho preso in prestito, ho deciso di scoprire se c'era qualche nuovo libro che mi avesse colpito e ho sentito uno sguardo fissato su di me, guardando tra gli scaffali ho visto degli occhi neri profondi, mi guardavano fisso, era l'uomo più bello che i miei occhi avessero mai visto Vede, mi sentivo un po' intimidita e, involontariamente, ho preso un tratto dei miei capelli per giocare con lui, gli ho sorriso con nervosismo e lui mi ha risposto con un sorriso affascinante, wow, si sentiva molto sicuro di sé.
Si radese una bella certa, tutta arricciata fino all'ombelico, le gambe molto aperte, e seduta su una sedia larga e spaziosa. Guardandolo era molto gioiosa, dopo che era già stato molto ben rasato, e si stava prendendo gioco, trascurata, ha messo il dito dentro la cosa. E mentre si muoveva le sue anche, quando usò il suo richiamo, una certa sensazione di piacere gli venne. Ma sapendo di non essere vero, disse: "Mia cara! Che cosa sto facendo? Che non è questo il legno per questo fuoco».
sognavo una fanciulla che dormiva con un galante che amava dolcemente, e che in lui tutto andava diligente e disordinato nessuno aveva. Anche se era male, lei si trattenne in se stessa, dicendo: "Ma chi dirà che sono? , in effetti ha commesso il suo incidente, dando entrambi a vendita al suo porfia. Il gallo la baciava e l'abbracciava più caldo di un legno acceso; il dolce da versare non cominciava, quando si svegliò, e disse al sonno: Durare ancora un po', che ti costava, perché per me era un piacere non piccolo?”
Le tue cosce, come la sera, vanno dalla luce all'ombra. I gigli nascosti oscurano le tue magnolie. Eccomi, Yenny. Vengo a consumare la tua bocca e a trascinarti per i capelli all'alba delle conchiglie. Perché voglio e perché posso. Ombra di seta rossa.
Corpo di donna, colline bianche, cosce bianche, sei simile al mondo nel tuo atteggiamento di consegna. Il mio corpo di selvaggio contadino ti sottopone e fa saltare il figlio dal fondo della terra. Sono stato solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli e dentro di me entrava la notte con la sua potente invasione.. Per sopravvivere ti ho forgiato come un'arma, come un'arda nel mio arco, come una pietra nella mia sponda. Ma arriva l'ora della vendetta, e ti amo. Corpo di pelle, di muschio, di latte, avido e duro. Ah, i bicchieri del petto! Ah gli occhi di assenza! Ah, le rose del pubis! Ah, la tua voce lenta e triste! Corpo di mia donna, io insisterò nella tua grazia. La mia sete, la mia brama senza limiti, la mia strada indecisa! Canali bui dove la sete eterna continua, e la fatica continua, e il dolore infinito.
Penso al tuo sesso. Semplificando il mio cuore, penso al tuo sesso, prima del maturo hijar della giornata. Sento il bottone della gioia, è maturo. E un vecchio sentimento degenerato in un cervello muore. Penso al tuo sesso, un solco più prolifico e armonioso del ventre dell'ombra, sebbene la morte concepisca e dia alla luce Dio stesso. O Coscienza, penso, sì, al bruto libero che gode dove vuole, dove può. Oh tesoro, scandalo del crepuscolo. Oh, rombo muto. Odumodneurtse!
E tu mi dici che hai i seni che ti hanno fatto perdere per avermi aspettato, che ti fanno male gli occhi per averli vuoti dal mio corpo, che hai perso anche il tatto delle tue mani per palpare questa assenza per aria, che dimentichi la grandezza calda della mia bocca. E tu me lo dici sapendo che mi sono fatto il sangue nelle parole di ripetere il tuo nome, di battere le mie labbra dalla sete di averti, di darti alla mia memoria, registrandola ciecamente, un nuovo modo di salvarti nei baci dall'assenza in cui tu mi urli che mi stai aspettando. E tu mi dici che sei così fatta per questo disabitato tempo libero della mia carne che a malapena la tua ombra si devela, che a malapena sei certa in questa oscurità che la distanza mette tra il tuo corpo e il mio.
Perché non è l’impazienza del cercatore di orgasmo che mi tira dal corpo ad altri corpi ad essere possibilmente giovani: io inseguo anche il dolce amore, il tenero amore per dormire accanto e che rallegri il mio letto al risveglio, vicino come un uccello. ¡Se io non posso mai spogliarmi, se mai sono riuscita ad entrare in un braccio senza sentire - anche se fosse solo un momento - lo stesso abbagliamento che a vent'anni! Per conoscere l'amore, per imparare, è necessario essere stati soli. E bisogna in quattrocento notti - con quattrocento corpi diversi - aver fatto l'amore. Che i suoi misteri, come ha detto il poeta, sono dell'anima, ma un corpo è il libro in cui si leggono. E quindi sono contento di avermi rotolato sulla sabbia spessa, entrambi semivestiti, mentre cercavo quel tendine della spalla. Mi commuove il ricordo di tante occasioni.
Scrivere una poesia è come un orgasmo: macchia l’inchiostro tanto quanto lo sperma, ma a volte ne macchia anche di più. Ci sono però delle serate in cui mi prendo cura delle parole, mordo i loro seni e le loro gambe agili, le alzo le gonne con le dita, le guardo da sotto, le faccio come sempre e, nonostante tutto, vedete: non succede niente! Lo esprimeva molto bene Cesar Vallejo: “Lo dico e non mi corro”. Ma lui si nascondeva
Conosci l'io tranquillo, il flirt innocuo, diurno e musicale. Chi sa quando emergerà la malvagia, viperina e vendicativa. Ma so che entrambi si fanno il culo. E le dita si puzzano.
Uccidimi, pensami. Che il tuo sangue sia uno con il mio sangue. La tua bocca tra le mie bocche. Il tuo cuore allarga il mio fino a scoppiare. Fatti a pezzi. Cadi intero nelle mie viscere. Lascia che le tue mani siano nelle mie mani. I tuoi piedi camminano sui miei piedi, i tuoi piedi. Bruciami, bruciami. Mangiami la tua dolcezza. Bagna la tua saliva sul palato della mia bocca. Sii in me come il legno è sul bastone. Che non ce la faccio più così, con questa sete che mi brucia. Con questa sete che mi brucia. La solitudine, i suoi corvi, i suoi cani, i suoi pezzi.
Voglio scusarmi con tutte le donne che ho chiamato belle prima di averle chiamate intelligenti o coraggiose. Mi dispiace se ho fatto sembrare che qualcosa di semplice come quello con cui sei nato, è quello di cui devi essere più orgoglioso, quando è il tuo spirito che ha schiacciato le montagne. D'ora in poi, dirò cose come sei resistente o sei straordinaria, non perché credo che tu non sia bella, ma perché sei molto di più di questo..
Inseguirmi, Mondo, che ti interessa? In che cosa ti offendo, quando cerco solo di mettere bellezze nella mia comprensione e non la mia comprensione nelle bellezze? Io non stimo né tesori né ricchezze; e così, mi fa sempre più piacere mettere ricchezze nel mio pensiero che non il mio pensiero nelle ricchezze. E non stimo la bellezza che, vinta, è spoglia civile delle età, né mi piace la ricchezza fementita, avendo per meglio, nelle mie verità, consumare le vanità della vita che consumare la vita in vanità..
Ricordo il tuo volto che si fissò nei miei giorni, donna di giacca blu e di fronte tostato, che nella mia infanzia e sulla mia terra di ambrosia vidi aprire il solco nero in un aprile ardente. Alzava nella taverna, in fondo alla coppa impura, colui che ti attaccava un figlio al seno di giglio, e sotto quel ricordo, che ti era bruciatura, cadeva il seme della tua mano, serena. Ti vidi mietere in gennaio i grani di tuo figlio, e senza comprendere avevo su di te gli occhi fissi, allargati al pari di meraviglia e pianto. E il fango dei tuoi piedi ancora bacerà, perché tra cento mondane non ho trovato il tuo volto e ancora ti seguo nei solchi l'ombra con il mio canto!
Mi ha fatto donna, con capelli lunghi, occhi, naso e bocca da donna. Con curve e pieghe e dolci affondazioni e mi ha scavato dentro, mi ha fatto un laboratorio di esseri umani. Ha delicatamente intrecciato i miei nervi e attentamente bilanciato il numero dei miei ormoni.. Ha composto il mio sangue e mi ha iniettato con esso per irrigare tutto il mio corpo. Così sono nate le idee, i sogni, l'istinto.. Tutto ciò che creò dolcemente a martelli di soffio e fori di amore, le mille e una cose che mi rendono donna ogni giorno per cui mi alzo orgogliosa ogni mattina e benedico il mio sesso.
Bollivi il latte e seguivi le fragranti abitudini del caffè. Andare in giro per la casa con una misura senza sprechi. Ogni piccola cosa un sacramento, come un’offerta al peso della notte. Tutte le tue ore sono giustificate quando passi dalla sala da pranzo alla sala, dove ci sono i ritratti che piacciono ai tuoi commenti. Fissi la legge di tutti i giorni e l'uccello domenicale si spalanca con i colori del fuoco e le schiume del pentolino. Quando un bicchiere si rompe, è la tua risata che tintinna. Il centro della casa vola come il punto sulla linea. Nei tuoi incubi piove infinitamente sulla collezione di cespugli nani e il fenicottero sotterraneo. Se tu ti sbagliassi, il cielo spezzato in lance di marmo, si getterebbe su di noi.
Mujer: Tu la virtuosa, e tu la cinica, E tu l'indifferente o la perversa; Guardiamoci senza paura e negli occhi: Ci conosciamo bene. Andiamo a fare i conti. Camminiamo sotto armatura: se l'anima ci riempie, la tagliamo; se non ci riempie, per mancanza, l'armatura, dunque, la riempiamo: con l'armatura camminiamo sempre a spalla. Armatura feroce! Devi tenerla. Se un giorno la voleste distruggere, dal solo sforzo di gettarla via, rimarreste come me, ben morte
Vederti nuda è ricordare la Terra. La terra liscia, pulita di cavalli. La Terra senza una canna, forma pura chiusa al futuro: confine d'argento. Vederti nuda è comprendere l’ansia della pioggia che cerca la debole vita o la febbre del mare dal volto immenso senza trovare la luce della sua guancia. Il sangue risuonerà nelle camere e verrà con spada fulminante, ma tu non saprai dove si nascondono il cuore di rospo o la violetta. Il tuo ventre è una lotta di radici, le tue labbra sono un'alba senza contorni, sotto le rose tiepide del letto i morti gemono aspettando il loro turno.
Le donne carine si chiedono dove sia il mio segreto. Non sono carina, né sono nata per indossare taglie da modella, ma quando inizio a dirtelo, pensate che vi mentisco. Y digo: Il segreto è nella lunghezza delle mie braccia, nella larghezza dei miei fianchi, nella cadenza del mio cammino, nella curva delle mie labbra. Sono una donna, fenomenalmente. Donna fenomenale, quella sono io. Mi avvicino a qualsiasi posto il più tranquillamente possibile, proprio come un uomo. Gli uomini si alzano o cadono in ginocchio. Poi fluttuano intorno a me, come se fossi un alveare di api. Y digo: È il fuoco dei miei occhi, e lo scintillio dei miei denti, il tremore del mio fianco, e il giubilo nei miei piedi. Sono una donna, fenomenalmente. Donna fenomenale, quella sono io. Anche gli uomini si chiedono cosa vedono in me. Si sforzano, ma non riescono a toccare il mio mistero interiore. Quando provo a mostrarglielo, dicono che non riescono a vederlo. Y digo: È nell'arco della mia schiena, il sole del mio sorriso, il ritmo dei miei seni, la grazia del mio stile. Sono una donna fenomenale. Donna fenomenale, quella sono io. Ora capisci perché la mia testa non si abbassa. Non grido, non salto, non devo parlare troppo forte. Quando mi vedi passare dovresti essere orgogliosa. Y digo: È nel rumore dei miei tacchi, le onde dei miei capelli, il palmo della mia mano, il bisogno del mio amore, perché sono una donna fenomenale. Donna fenomenale, quella sono io.
Tutte le trame della mia vita hanno qualcosa di tuo E non è davvero niente di straordinario. Lo sai oggettivamente come lo so io. Tuttavia, c'è qualcosa che vorrei chiarire per voi, quando dico tutte le trame, non mi riferisco solo a questo ora, ad aspettare che tu e alleluia ti trovino, e maledetto perderti, e trovarti di nuovo, e spero niente di più. Non voglio dire che improvvisamente dici, io piangerò. E io con un discreto grumo in gola, beh piango. E che un bel acquazzone invisibile ci protegga e forse è per questo che il sole esce subito. Non intendo solo che giorno dopo giorno, aumenti il numero delle nostre piccole e decisive complicità, o che io possa o creda di poter trasformare le mie battute d'arresto in vittorie, o che mi faccia il tenero dono della tua più recente disperazione.
La cosa è molto più seria.. Quando dico tutte le trame voglio dire che oltre a quel dolce cataclisma, stai anche riscrivendo la mia infanzia, quell'età in cui si dicono cose adulte e solenni e gli adulti solenni le celebrano, e tu, d'altra parte, sai che non funziona. Voglio dire, stai rimettendo insieme la mia adolescenza, quel tempo in cui ero un vecchio pieno di dubbi, e sai come estrarre da quel deserto, il mio germe di gioia e innaffiarlo guardandolo. Voglio dire che stai scuotendo la mia giovinezza, quella brocca che nessuno ha mai preso in mano, quell'ombra che nessuno ha mai portato vicino alla sua ombra, e tu, d'altra parte, sai scuoterla fino a quando le foglie secche cominciano a cadere, e la cornice della mia verità rimane senza exploits. Voglio dire che stai abbracciando la mia maturità questo misto di stupore ed esperienza, questo strano confine di angoscia e neve, questa candela che illumina la morte, questo precipizio della povera vita. Come vedete è più serio, Molto più serio, Perché con queste e altre parole, voglio dire che non sei così sola, la cara ragazza che sei, ma anche le donne splendide o caute che volevo o voglio.
Perché grazie a te ho scoperto, (dirai che era ora e giustamente), che l’amore è una baia bella e generosa, che si illumina e si oscurisce, Come la vita arriva, una baia dove le navi vanno e vengono, Arrivano con uccelli e presagi, e partono con sirene e nuvole di tempesta. Una baia bella e generosa, dove arrivano e partono le navi. Ma tu, per favore, non andare
Ti amo per le tue sopracciglia, per i tuoi capelli, ti dibattono in corridoi molto bianchi dove le fontane giocano di luce, io litigare con ogni nome, ti strappo delicatamente di cicatrice, sto mettendo cenere fulmine nei tuoi capelli e nastri che hanno dormito nella pioggia. Non voglio che tu abbia una forma, per essere esattamente quello che viene dietro la tua mano, perché l'acqua, considera l'acqua, e i leoni quando si dissolvono nello zucchero della favola, e i gesti, quella architettura del nulla, accendendo le loro lampade nel mezzo del fiammifero. Ogni mattina è la lavagna dove ti invento e disegno, pronta a cancellarti, non sei quello che sei, né con quei capelli lisci, quel sorriso. Cerco la tua somma, il bordo del bicchiere dove il vino è anche la luna e lo specchio, cerco quella linea che fa tremare un uomo una galleria di museo. Inoltre, ti amo, ed è il tempo e il freddo.
Canto quello che hai amato, la mia vita, nel caso ti avvicinassi e ascoltassi, la mia vita, nel caso ti ricordassi il mondo che hai vissuto, Al tramonto canto, la mia ombra. Non voglio essere in silenzio, la mia vita. Come mi troveresti senza il mio grido fedele? Quale segno, che cosa mi dichiara, la mia vita? Sono la stessa che era tua, la mia vita. Né lento né disturbato né perso. Vieni al calar della notte, vita mia; vieni ricordando una canzone, vita mia, Se riconosci la canzone come imparata e se ricordi ancora il mio nome. Ti aspetto senza scadenza o tempo. Non temere notte, nebbia o pioggia. Vieni con un sentiero o senza un sentiero. Chiamami dove sei, anima mia, e marcia dritto verso di me, amico.
La mia tattica è guardare te, imparare come sei, amarti come sei, la mia tattica è parlare con te e ascoltare te, costruire con le parole un ponte indistruttibile. Non so come né so sotto quale pretesto ma stare in te la mia tattica è essere franco e sapere che sei franco e che non ci vendiamo esercitazioni in modo che tra i due non c'è cortina né abissi la mia strategia è invece più profonda e più semplice la mia strategia è che ogni giorno Non so come né so sotto quale pretesto finalmente hai bisogno di me..
Abita in me, penetra in me. Che il tuo sangue sia uno con il mio sangue. La tua bocca tra la mia bocca. Il tuo cuore ingrandisce il mio fino a quando non scoppia.. Lacerami a pezzi. Tu cadi interamente nelle mie viscere. Lascia che le tue mani camminino nelle mie mani. I tuoi piedi camminano sui miei piedi, i tuoi piedi. Bruciami, bruciami. Riempimi con la tua dolcezza. Lascia che la tua saliva bagni il mio palato. Sei in me come il legno è nel bastone. Non posso più farlo così, con questa sete che mi brucia Con questa sete che mi brucia. La solitudine, i suoi corvi, i suoi cani, i suoi pezzi. 💋 🌹
You know the calm me, all'innocente coquetta, diurno e musicale. Chi sa quando emergerà il malizioso, viperino e vendicativo. ma so che si fanno sesso. E loro odorano le loro dita. 💘
Writing a poem is like an orgasm: L'inchiostro macchia tanto quanto lo sperma, a volte ci vuole anche più sforzo. Ci sono pomeriggi, però, in cui manipolo le parole, le mordo il seno e le agili gambe, le alzo le gonne con le dita, le guardo da sotto, faccio quello che faccio sempre a loro e, nonostante tutto, vedo: nessun problema! Cesar Vallejo lo ha espresso molto bene: “Lo dico e non corro. Ma si nascose 🎈
Perché non è l’impazienza del cercatore di orgasmi che mi tira dal mio corpo ad altri corpi per essere possibilmente giovane: io inseguo anche l’amore dolce, il tenero amore di dormire accanto e quanto felice è il mio letto quando ti svegli, chiuso come un uccello. Se non riesco mai a spogliarmi, se non sono mai riuscita ad entrare in braccio senza sentire - anche se solo per un momento - lo stesso abbagliamento di quando avevo vent'anni! Per conoscere l'amore, per imparare ad amarlo, è necessario essere stati soli. E bisogna in quattrocento notti -con quattrocento corpi diversi- aver fatto l'amore. Come diceva il poeta, essi provengono dall'anima, ma un corpo è il libro in cui sono letti. E per questo sono contento di essermi rotolato sulla sabbia spessa, entrambi mezzi vestiti, mentre cercavo quel tendine della spalla. Sono commosso dal ricordo di tante occasioni. 🥵
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