Xlovecam - La sessualità degli italiani

Ottobre 2025

Questo nuovo studio si inserisce in continuità con altri sondaggi realizzati da Discurv sugli italiani e sulla loro sessualità.

Obiettivi dell’indagine


La sessualità degli italiani

Il contesto relazionale e sessuale dei rispondenti

La grande maggioranza dei rispondenti è in coppia (73%) e la maggior parte di loro vive sotto lo stesso tetto (62%), a conferma di una forte stabilità coniugale. I single rappresentano poco più di un quarto del campione (27%), ma molti hanno già vissuto una relazione di coppia (17%). Infine, tra chi è in coppia, la durata della relazione è generalmente lunga: il 61% dichiara di essere insieme da oltre 15 anni.

La soddisfazione sessuale è nel complesso elevata: il 71% delle persone in coppia dichiara di essere soddisfatto della frequenza dei rapporti, e quasi un terzo si dice “molto soddisfatto”. Con il tempo, l’esperienza della sessualità cambia: il 37% si sente felice quanto all’inizio e il 24% ancora più felice, ma 4 rispondenti su 10 si percepiscono meno appagati sessualmente rispetto ai primi tempi della relazione. Infine, sul piano affettivo, l’attaccamento resta forte: il 90% dei rispondenti si dice ancora innamorato, anche se per quasi la metà la tenerezza ha preso il sopravvento sulla passione iniziale.

Frequenza e qualità della vita sessuale

Le aspettative e la realtà riguardo alla frequenza sessuale differiscono sensibilmente. Idealmente, una larga maggioranza (58%) vorrebbe avere rapporti due volte a settimana, e oltre un quarto (26%) li immagina persino quotidiani.

Eppure, nei fatti, solo il 25% dichiara di avere rapporti più volte alla settimana e circa il 26% una volta alla settimana, mentre il 28% si colloca su una frequenza più bassa (2–3 volte al mese o più raramente). Questo confronto mette in evidenza uno scarto tra desiderio e pratica, segnalando una potenziale fonte di frustrazione o di disallineamento nella vita intima.

Quasi la metà dei rispondenti (43%) dichiara di avere oggi una frequenza sessuale più bassa rispetto a prima, mentre un quarto (24%) la giudica stabile e solo il 13% afferma di avere più rapporti di un tempo. Va anche rilevato che il 16% non ha più rapporti sessuali.

Sul piano qualitativo, la vita sessuale è perlopiù percepita come “normale” (62%), ma quasi un quarto la descrive come routinaria o monotona (23%), e una minoranza la considera più disinibita (10%) o sfrenata (4%).

Poco più della metà delle persone in coppia (54%) dichiara di fare sforzi quotidiani per mantenere dinamica la relazione, ma quasi un terzo (33%) riconosce di non impegnarsi davvero. La comunicazione sui desideri sessuali è piuttosto divisa: il 55% afferma di parlarne con il partner, mentre il 34% non affronta l’argomento. Infine, la noia nei rapporti sessuali risulta frequente per quasi una persona su due: il 52% dice di essersi già annoiato almeno di tanto in tanto, contro il 49% che afferma di non averla mai provata.

Pratiche sessuali e attività

La maggior parte delle esperienze sessuali fuori dalla camera da letto si concentra in luoghi intimi e facilmente accessibili come l’auto (76%), la doccia (70%) o la cucina (63%). Spazi un po’ più atipici, come il tavolo (53%) o il mare (45%), riguardano una quota significativa ma inferiore. Al contrario, i luoghi realmente pubblici o trasgressivi restano molto marginali, praticati da una minoranza di individui.

La pratica più diffusa resta la masturbazione, praticata regolarmente da oltre il 70% dei rispondenti. Le pratiche orali (cunnilingus e fellazione) riguardano circa la metà degli individui, ma spesso in modo occasionale. Al contrario, le pratiche percepite come più trasgressive (sex toys, rapporti di gruppo, pratiche di dominazione) restano molto minoritarie e oinvolgono una quota ridotta della popolazione.

La fruizione di contenuti pornografici online appare come l’attività più comune: oltre un terzo dei rispondenti vi ha già fatto ricorso, di cui il 13% con frequenza abituale. Al contrario, le altre pratiche sono nettamente più marginali: la ricerca di partner sessuali su Internet (22%), la visita ai sex shop (34%) o la frequentazione di club scambisti (10%). Ciò dimostra che i comportamenti esplorativi esistono ma restano limitati a una minoranza.

Tra gli accessori utilizzati nella vita intima, la lingerie sexy spicca come l’elemento più comune: più di un rispondente su due vi ricorre, e quasi uno su cinque lo fa frequentemente. I contenuti pornografici, gli oli da massaggio erotici e i sex toys riguardano circa da un terzo a metà della popolazione, ma per lo più in modo occasionale. Al contrario, le pratiche che implicano accessori più trasgressivi (afrodisiaci, maschere, manette, fruste) restano molto marginali, limitate a una minoranza di individui.


Insegnamenti chiave

La maggioranza degli italiani intervistati è in coppia (73%); il 62% vive sotto lo stesso tetto e oltre la metà (61%) sta insieme da più di 15 anni. La soddisfazione sessuale è complessivamente elevata: il 71% delle persone in coppia è soddisfatto della frequenza dei rapporti, anche se il 38% si dice meno appagato rispetto all’inizio della relazione. Sul piano affettivo l’attaccamento resta forte: il 90% si considera ancora innamorato, spesso con un’evoluzione verso maggiore tenerezza.

Le aspettative sulla frequenza dei rapporti (58% idealmente due volte a settimana e 26% ogni giorno) contrastano con la realtà: il 25% ha rapporti più volte a settimana, circa il 26% una volta a settimana, il 15% due-tre volte al mese, il 13% più raramente e il 17% mai. Rispetto al passato, il 43% giudica la frequenza attuale più bassa, il 24% stabile e il 13% più alta, mentre il 16% non ha più rapporti. La vita sessuale è per lo più descritta come “normale” (62%), ma il 23% la definisce routinaria; una minoranza la percepisce più disinibita (10%) o sfrenata (4%).

Poco più della metà delle persone in coppia (54%) dice di impegnarsi per mantenere dinamica la relazione e il 55% parla dei propri desideri sessuali con il partner; il 43% dichiara di essersi già annoiato almeno occasionalmente durante il rapporto.

Fuori dalla camera da letto, i luoghi più citati restano l’auto (76%), la doccia (70%) e la cucina (63%), mentre gli ambienti pubblici o più trasgressivi sono molto marginali. Quanto alle pratiche, la masturbazione è la più diffusa (72% l’ha già praticata), seguita da pratiche orali (cunnilingus e fellatio, circa 51% ciascuna). Le pratiche più trasgressive (penetrazione anale, sex toys, rapporti di gruppo, choking/soffocamento erotico) restano minoritarie.

In termini di attività, il 36% dichiara di consultare siti pornografici almeno occasionalmente, mentre la ricerca di partner online (22%), le visite ai sex shop (34%) o i club scambisti (10%) riguardano una minoranza.

Infine, tra gli accessori, domina la lingerie sexy (68% l’ha già usata), seguita da oli da massaggio, sex toys e contenuti pornografici; afrodisiaci, maschere, manette e fruste sono invece poco utilizzati.


Studio realizzato da:

Gregoire Besançon, Head of Department
Charlène Canal, Insight Director


PER CITARE QUESTO STUDIO, UTILIZZARE ALMENO LA SEGUENTE FORMULAZIONE:

"Studio Discurv per XloveCam condotto nel Ottobre 2025 tramite questionario auto-somministrato online su un campione rappresentativo di 1.000 persone residenti in Italia, di età pari o superiore a 18 anni."