Lesbica

Essere lesbiche: una ragione genetica? Cosa dice la scienza?

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L’orientamento sessuale è un argomento complesso che sta suscitando un crescente interesse nel campo della ricerca scientifica: si nasce lesbiche o lo si diventa? Da quando è diventato possibile farlo, migliaia di ricercatori hanno esaminato la questione delle cause dell’omosessualità.

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Foto Monstera Production

Le domande sull’origine genetica dell’omosessualità hanno alimentato molti dibattiti nel corso degli anni, ma una comprensione completa del fenomeno rimane ancora in sospeso. Mentre alcuni indizi sembrano indicare un’influenza genetica, altri elementi sottolineano la diversità e la complessità dell’orientamento sessuale.

Geni e orientamento sessuale

Negli ultimi decenni, i ricercatori hanno rivolto la loro attenzione alla questione dell’origine genetica dell’orientamento sessuale. Negli anni ’90 sono emersi studi incentrati principalmente sugli uomini, che suggerivano una predisposizione genetica all’omosessualità associando alcuni marcatori del DNA nella regione Xq28 del cromosoma X ad alcuni uomini omosessuali. Tuttavia, studi successivi più ampi non sono riusciti a replicare questi risultati, mettendo in dubbio questa ipotesi.

Uno studioauspicatodalleassociazioni

Questo studio pubblicato su Science rivela che l’orientamento sessuale non è determinato da un singolo gene, ma piuttosto da più regioni del genoma e da fattori non genetici. L’analisi di mezzo milione di profili di DNA confuta la nozione di “gene gay” e sottolinea l’importanza delle influenze genetiche e ambientali nella formazione dell’orientamento sessuale.

L’associazione americanaGLAAD ha definito illavoro come una conferma del fatto cheessere gay o lesbiche è una parte naturale della vita umana .

In conclusione:

  • L’orientamento sessuale non è determinato da un singolo gene, ma coinvolge diverse regioni genetiche e fattori non genetici.
  • Lo studio conferma l’esistenza di una componente genetica, ma questa è costituita da molti piccoli effetti genetici distribuiti in tutto il genoma.
  • I fattori ambientali svolgono un ruolo cruciale nella formazione dell’orientamento sessuale, proprio come l’alimentazione influenza l’altezza o lo stile di vita il rischio cardiaco.
  • L’analisi ha identificato cinque posizioni specifiche sui cromosomi legate all’orientamento sessuale, anche se con deboli influenze individuali.
  • Sono state osservate possibili associazioni tra l’orientamento sessuale e la regolazione degli ormoni sessuali.
  • I fattori genetici contribuiscono all’orientamento sessuale, ma probabilmente svolgono un ruolo minore rispetto alle influenze ambientali.
  • Lo studio è stato condotto principalmente su persone di origine europea che hanno fornito il loro profilo DNA e hanno risposto a domande sulle loro esperienze sessuali con persone dello stesso sesso.
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Photo Ketut Subiyanto

Ma cosa ha da dire lascienza?

Negli ultimi decenni, i ricercatori hanno incontrato difficoltà nel comprendere appieno l’orientamento sessuale e la sua natura immutabile. Mentre gli studi degli anni ’90, incentrati principalmente sugli uomini, hanno suggerito una predisposizione genetica all’omosessualità associando i marcatori del DNA della regione Xq28 del cromosoma X ad alcuni uomini omosessuali, le ricerche successive di più ampio respiro non sono riuscite a replicare questi risultati. L’American Academy of Pediatrics e l’American Psychological Association hanno quindi ipotizzato che l’orientamento sessuale sia probabilmente influenzato da molteplici cause, tra cui fattori ambientali, cognitivi e biologici.

Oggi, però, sta emergendo una nuova prospettiva che mette in discussione la natura statica dell’orientamento sessuale, soprattutto nelle donne. L’idea che la sessualità umana esista su un continuum è stata introdotta già nel 1948 da Alfred Kinsey e dalla sua scala a sei punti, che includeva la bisessualità nel mezzo. Secondo gli studi contemporanei, il concetto di “fluidità sessuale” è diventato un luogo comune. La fluidità sessuale non significa che tutti sono bisessuali, ma piuttosto che esiste la capacità di reagire eroticamente in modi inaspettati a seconda delle circostanze o delle relazioni specifiche, un aspetto su cui le donne sembrano avere una maggiore tendenza rispetto agli uomini, secondo la ricerca.

Nel 2004, un importante studio condotto presso la Northwestern University ha fatto importanti scoperte. Durante l’esperimento, sia le donne eterosessuali che quelle omosessuali hanno mostrato eccitazione sessuale guardando film erotici sia eterosessuali che lesbici, mentre gli uomini eterosessuali si sono eccitati solo con film erotici che coinvolgevano donne e gli uomini omosessuali con quelli che coinvolgevano uomini. Questa scoperta suggerisce che il desiderio sessuale delle donne è meno strettamente orientato al sesso e può evolversi nel tempo, evidenziando una probabile differenza fondamentale tra le funzioni cerebrali maschili e femminili, secondo il ricercatore principale dello studio, J. Michael Bailey, PhD.

Ladiversità dell’esperienza umana

Sebbene l’idea che la libido possa fluttuare tra i sessi possa essere percepita come minacciosa o confusa da coloro che aderiscono alle credenze convenzionali sull’orientamento sessuale, le donne intervistate da Lisa Diamond, PhD, professoressa di psicologia e studi di genere presso l’Università dello Utah, spiegano che i loro sentimenti non sembrano così strani. Dicono di essere attratte dalla persona piuttosto che dal sesso, apprezzando qualità come la gentilezza, l’intelligenza e l’umorismo, che valgono sia per un uomo che per una donna. Soprattutto, cercano un legame emotivo e se questo arriva da unadonna piuttosto che da un uomo, può prevalere sul loro orientamento eterosessuale.

La biologia passa in secondo piano

La domanda se l’omosessualità sia innata o acquisita rimane senza risposta, nonostante le numerose ricerche. Le teorie biologiche suggeriscono che i fattori ormonali e prenatali possono contribuire all’omosessualità, mentre le spiegazioni ambientali si concentrano sui costrutti sociali e sulle esperienze. Non esistono prove conclusive di un’unica causa dell’omosessualità, il che solleva dubbi sulla necessità di comprenderne le origini. L’accento dovrebbe invece essere posto sull’accettazione e l’accoglimento dei diversi orientamenti sessuali. Il dibattito tra genetica e fattori acquisiti dovrebbe attenuarsi, favorendo una maggiore accettazione delle persone LGBTQIA.

Da qui:

  • La ricerca non ha stabilito in modo definitivo se l’omosessualità sia innata o acquisita.
  • Le teorie biologiche propongono squilibri ormonali prenatali come potenziale fattore di determinazione dell’orientamento sessuale.
  • Le spiegazioni ambientali suggeriscono che i costrutti e le esperienze sociali influenzano la sessualità di una persona.
  • La necessità di comprendere le cause dell’omosessualità è discutibile, poiché non si tratta di un problema o di una perversione.
  • L’accettazione e l’inclusione delle persone LGBTQIA restano una sfida per la società.
  • L’omosessualità è esistita nel corso della storia e in tutte le culture.
  • L’accento dovrebbe essere posto sull’accettazione della diversità degli orientamenti sessuali e sulla promozione dell’accettazione.
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Foto Thais de Souza

Parola finale

In conclusione, l’orientamento sessuale rimane un argomento complesso e multifattoriale. Sebbene la genetica possa svolgere un ruolo, non fornisce una spiegazione completa. La fluidità sessuale, in particolare tra le donne, suggerisce che le risposte a queste domande sono sfumate e variano da persona a persona. È essenziale riconoscere e rispettare la diversità dell’esperienza umana dell’orientamento sessuale, continuando a esplorare i meccanismi alla base di questo aspetto fondamentale dell’identità umana.

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A proposito dell'autore

Pamela Dupont

Scrivendo di relazioni e sessualità, Pamela Dupont ha trovato la sua passione: creare articoli accattivanti che esplorano le emozioni umane. Ogni progetto è per lei un'avventura piena di desiderio, amore e passione. Attraverso i suoi articoli, cerca di toccare i suoi lettori offrendo loro prospettive nuove e arricchenti sulle proprie emozioni ed esperienze.

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